A Taranto, davanti alla Seconda Sezione Penale del Tribunale, si sono tenute oggi le conclusioni di PM e dei difensori delle parti civili nel processo di primo grado per abuso d’ufficio ed altro contro l’ex sindaco di Palagianello, Michele La Balestra, ed alcuni assessori comunali e funzionari della Regione Puglia. Il processo è legato alla vicenda dell’illegittima autorizzazione rilasciata per installare un grande impianto fotovoltaico in un esteso fondo agricolo destinato ad “uso civico” della comunità, il tutto per favorire un assessore del Comune proprietario del fondo in modo che potesse venderlo alla società che lo avrebbe profumatamente ricompensato per poter installare l’impianto. La procura ha chiesto la condanna a 3 anni di reclusione per La Balestra, a 4 anni per l’assessore interessato ed altre pene per gli altri. L’avv. Antonio Ingroia, che difende alcuni cittadini che hanno denunciato i fatti a tutela dell’ambiente, ha svolto il suo intervento conclusivo in rappresentanza delle parti civili chiedendo la condanna degli imputati “per aver commesso un clamoroso abuso d’ufficio, emblematico dell’Italia di oggi dove i pubblici poteri vengono strumentalizzati e asserviti a interessi privati e finalità speculative. Con la particolarità – ha aggiunto – che in questo caso va detto un grazie a quei cittadini che coraggiosamente, per difendere un loro diritto collettivo (e non individuale) come gli usi civici, hanno denunciato gli illeciti dell’amministrazione comunale e si sono costituiti parte civile”
Qui gli articoli di stampa, de La gazzetta del Mezzogiorno e del Nuovo quotidiano di Puglia:
Nuovo Quotidiano di Puglia 17:05:2016 La Gazzetta del Mezzogiorno 17:05:2016